Sui colli del Tor #6 episodio

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Col Breuson
Col Breuson ©2015 Massimo Martini
Data rilievo: 
3/09/2015
Difficoltà: 
T2
Quota di partenza: 
1 540 m
Quota di arrivo*: 
1 379 m
Dislivello: 
3 929 m
Lunghezza: 
49.82 km
Tempo di salita o complessivo*: 
13h00'

Report della gita

La sesta tappa è discretamente lunga e la affronto partendo alle 7.30 dal punto in cui avevo terminato la precedente tranche a Valtournenche. Si parte in discesa, breve, per poi salire a Valmartin ed imboccare il sentiero per il Lago di Cignana. Il cielo è brumoso, l'umidità elevata rendono meno onerosa la prima salita di giornata ed in poco tempo raggiungo la centrale di Promorod subito avvistato da uno dei suoi custodi (Capra ibex). Proseguo superando Falegnon e raggiungo le mura della Diga di Cignana ed il non distante Rifugio Barmasse. E' terminata la prima salita della giornata ora procedo sulla poderale sino all'Alpe Cortina di sopra e poi, immerso nella nebbia, in quella di sotto. Entro nel bosco e devo far attenzione a non calpestare i funghi... sono tantissimi... ma neanche un porcino ;) Terminata una breve discesa riprendo a salire sino ad Ersa damon e di li a poco alla Fenêtre d'Ersaz. Qui appare un timido sole che mi accompagna ai piedi delle imponenti e scoscese pareti della Punta Tsan. Supero Vareton e Raye Drayere in leggera salita per poi intensificare lo sforzo sino ad un terrazzamento sopra il Lago Tsan. Sullo sfondo intravedo il terzo colle di giornata... per poco... la nebbia mi riavvolge e vado verso lo svallamento seguendo il sentiero e a tratti il mio orientamento. Giunto alla Fenêtre de Tsan procedo nella breve, ma rognosa, discesa mentre incontro un biker con la bici in spalla che risale l'irto pendio (eroico!). Finita la discesa proseguo nel traverso mentre qualche stambecchino sembra intimidito dal mio passaggio e scappa in salita senza proferire alcuno sforzo. Raggiungo il Bivacco Reboulaz, fa abbastanza freddino (un classico per me da queste parti) ma un bicchiere d'acqua fresca dalla fontana non me lo lascio sfuggire. La mancanza di sole fa perdere il senso del tempo, risalgo il Col Terray e lo ridiscendo velocemente per raggiungere con un po' di fatica il Rifugio di Cunéy ed il suo Santuario annesso. Il percorso è ancora lungo, mi metto di buona lena e raggiungo il Col de Chaleby dove mi fermo per una frugale pausa pranzo e mi avvio verso il Col de Vessonaz scendendo tra i pascoli. Il tempo peggiora, ora temo seriamente di prendermi una bella lavata, vado a fare una scappata al Bivacco Rosaire e Clermont e poi risalgo il colle che raggiungo sotto una leggera pioggerellina ghiacciata. Foto al volo e discesa immerso nella nebbia... penso al lungo vallone di Vessonaz... o meglio cerco di non pensarci... e lo percorro scoprendo che da Arp damon ora c'è una proto poderale che non è il massimo da percorrere. Il vallone non finisce più in compenso appare un timido sole mentre attraverso l'Orrido di Bétendaz, il morale si rialza ed arrivo ad Oyace intorno alle 17. Cosa faccio ora? Il menu prevede il Col de Brison e decido di non sottrarmi a tale incombenza. Risalgo il primo tratto seguendo i bolli dell'Alta Via 1 e le scritte Tor sull'asfalto, poi imbocco il sentiero e non mi accorgo di aver perso la giusta via... morale sono salito di 150m e non so cosa fare... In realtà c'è solo una cosa da fare, si torna indietro con un po' di inc....tura e riprendo i bolli che mi ero perso amabilmente. La salita al colle mi era stata descritta come "terribile" invece va su bene e forse la voglia di finire la tratta me la fa percorrere a buon ritmo. Sento dei tuoni: mi dico e ora? Che faccio? Proseguo e se la situazione peggiora valuto il da farsi. In realtà i tuoni sono distanti e la situazione migliora, raggiungo Suchéaz e un bel pianoro mi attende. Supero le ultime asperità e raggiungo il Col de Brison con le luci del tramonto. Solita foto (vedi cover), vedo dopo che sono provato, e discesa finale. Una lunga discesa in compagnia dei camosci. Fino a Berrio damon si va abbastanza bene, poi la poderale sommata alla stanchezza ed al buio non mi fanno apprezzare il percorso ma solo l'arrivo ad Ollomont dove ho concluso la mia lunga giornata.

Informazioni generali

Condizioni via o sentiero: discrete
Pericolo Oggettivo: nessuno
Tratti esposti: nessuno
Affollamento: praticamente nessuno

Condizioni meteo

Cielo: nuvoloso
Temperatura: minima 20.8° - massima 31.2°

Avvistamenti

Fauna: Capra ibex, Rupicapra rupicapra, Vulpes vulpes, Marmota marmota
Flora:

Galleria fotografica

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