Ferrata "Gamma 1" al Pizzo d'Erna

Ritratto di Cai56
Cai56
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Data rilievo: 
1/01/2012
Dislivello: 
772 m
Tempo di salita o complessivo*: 
2h30'
Tempo di discesa: 
1h00'

AVVICINAMENTO
Da Milano a Lecco lungo la statale 36; uscirne allo svincolo di "Lecco Centro" e seguire le indicazioni "Valsassina". All'altezza del centro commerciale IPERAL svoltare a destra in direzione "Funivia Piani d'Erna". Parcheggiare nel piazzale della funivia o, meglio, nello sterrato in corrispondenza dell'ultimo tornante.

INTRODUZIONE
Una delle prime ferrate "moderne" del lecchese (risale al 1979), molto verticale nella prima parte (attrezzata all'eccesso con decine di metri di scalette), ma con bei tratti totalmente arrampicabili nella seconda impennata. Tutto il percorso si svolge in ambiente molto panoramico su Lecco, il suo lago e tutte le montagne circostanti. Visto il tipo di roccia - calcare - meglio evitare per eccessiva scivolosità in caso di tempo umido o bagnato. All'arrivo ai Piani d'Erna, sono possibili parecchie vie di discesa (compresa la funivia): viene descritta la più breve e veloce.

DESCRIZIONE
Dal piazzale presso l'ultimo tornante 603 m si prosegue fra gli sterpi su larga traccia fino a incontrare - poche decine di metri - un sentiero ripido e molto sassoso che scende a sinistra; si raggiunge un fondovalle con stradetta asfaltata proveniente da Versasio: la si segue verso destra. Dopo qualche tratto in salita più ripida se ne raggiunge il termine presso un grosso cancello: si prosegue al lato sinistro su largo acciottolato; dopo pochi minuti una tabella metallica indica sulla sinistra la traccia per la ferrata: è un sentierino nel bosco che sale a tornanti e, dopo un ghiaione, raggiunge la base delle rocce del Pizzo d'Erna.
Segue una descrizione schematica del tracciato:
- Facile cengia rocciosa ascendente verso destra attrezzata con catene.
- Lunga serie di scalette metalliche molto verticali ed esposte.
- Tratti rocciosi con staffe e catene alternati ad altre scalette.
- Arrivo al ripiano cespuglioso del Cornesello 940 m (possibilità di discesa a destra con sentiero a saliscendi fino al Rifugio Stoppani).
- Sentiero in lieve salita, con qualche roccetta terrosa attrezzata con catena passamano.
- Inizio del secondo tratto di ferrata, con tratti arrampicabili e poche brevi scalette.
- Tratto-chiave: bel traverso esposto e risalita verticale ben arrampicabile.
- Percorso di una breve crestina affilata su appigli naturali e artificiali.
- Tratto pittoresco su ponte tibetano per scavalcare un canale franoso ( è possibile evitarlo con un tratto di catena in discesa e una scaletta verticale).
- Due scalette e tratto di catena in cengia.
- Sentiero sassoso in lieve salita fino ai due ultimi salti di roccia.
- Scalette (con antiquato e pericoloso cavo di sicurezza "originale del 1979")
fin sul primo sperone.
- Ponte metallico a passerella a raggiungere la base del secondo sperone.
- Qualche catena e le ultime scalette che permettono di raggiungere le rocce sommitali.
- Catena corrimano fino al terrazzo di vetta del Pizzo d'Erna 1375 m.

Per la discesa si segue il viottolo pedonale fino alla stazione della funivia; qui le indicazioni indirizzano verso il fondovalle a destra: una scalinata introduce nella faggeta che, percorsa a tornanti su sentiero faticoso, reca fino al Rifugio Stoppani 890 m. La via, ora più comoda e meno ripida, scende al bel villaggio di Costa e, da qui, su mulattiera acciottolata nei boschi, si torna al bivio iniziale per la ferrata, dove si prosegue per il percorso di andata.